Petralia Sottana è parte del circuito Bandiera Arancione, come borgo di eccellenza per la qualità dell’ospitalità, e condivide con Petralia Soprana la dominazione della famiglia Ventimiglia. I due borghi, seppur nati da un’unica comunità, sono state divise per secoli dalla contesa su quali delle due fosse la più antica, basata su una rivalità di campanile, ad oggi superata.
Ricca di testimonianze storiche, è per questo meta di turisti interessati all’argomento, ma non solo. A poca distanza troviamo, infatti, la frazione di Piano Battaglia, che richiama un numero molto alto di turisti, amanti della natura e degli sport invernali.
La Chiesa Madre di Petralia Sottana è intitolata a Maria SS Assunta, alle cui spalle troviamo una terrazza panoramica che permette di osservare la vallata. Fu costruita già nel IX secolo, ma come unico elemento rimasto del passato, è possibile osservare il portale secondario del Trecento. La chiesa presenta un campanile in pietra bianca del XVII secolo, dotato di un arco a sesto acuto, che, con la cupola, costituiscono i simboli di Petralia Sottana.
La chiesa a pianta basilicale ha tre navate, all’interno sono conservati numerosi splendidi stucchi barocchi e il più antico degli organi delle Madonie, risalente al 1659. Tra le opere al suo interno sono da ricordare alcune sculture del Gagini, la statua del Santo patrono, San Calogero, realizzata da Frate Umile da Petralia, e infine un ricco tesoro, comprendente oreficeria e argenteria barocca.
Petralia Sottana, inoltre, presenta due santuari; il primo, dedicato alla Madonna dall’Alta, si erge a 821 metri (s.l.m.) ed è stato, sin dal Medioevo, meta di molti pellegrinaggi. Al suo interno è conservata la miracolosa statua della Vergine Maria, capolavoro di Domenico Gagini del 1471. La Madonna dall’Alto divenne protettrice di Petralia Sottana, quando, nel 1818, a seguito di un forte terremoto, la cittadina e il popolo rimasero illesi.
Il secondo, il santuario del Signore di Bilici, si raggiunge attraverso un sentiero che permette di godere del paesaggio circostante. Fu costruito nel 1871 nel luogo in cui sorgeva un castello, di cui ancora è possibile osservare alcuni elementi. Nel santuario, meta per numerosi pellegrini, soprattutto nei primi giorni di maggio, culmine della festa, è esposto il Crocifisso, opera di Fra Innocenzo da Petralia, che fu donato nel 1638 alla duchessa Maria Fernanda Alvarez da parte dei monaci del Convento dei Frati Minori di Petralia. Il crocifisso è realizzato in legno policromo, a grandezza naturale e rappresenta Cristo nell’atto di rivolgersi a Dio Padre, prima di esalare l’ultimo respiro.
Il Museo Civico della cittadina è intitolato ad Antonio Collisani, colui che scoprì la Grotta del Vecchiuzzo, ed è diviso in due aree. L’area archeologica conserva la collezione Collisani, di cui fanno parte numerosi reperti in ceramica risalenti al Paleolitico e al Neolitico. L’area geologica presenta numerose sale: la roccioteca, nella quale è possibile osservare diverse rocce sedimentarie, tutte formate in ambiente marino; la sala interattiva, destinata interamente ai ragazzi e alla loro sete di scoperta; e la sala Salgemma, dedicata alla miniera di Petralia Soprana in località Raffo, e in cui è possibile fare esperimenti utilizzando il sale.
Petralia Sottana è la meta ideale per più grandi e più piccini, che abbiano voglia di divertirsi tra le sale del Museo Civico e tra le piste di Piano Battaglia, ma anche di scoprire la storia di uno dei borghi più belli delle Madonie.