Geraci Siculo è un comune di poco più di 1800 abitanti che sorge in provincia di Palermo.
Il suo nome deriva dal greco jerax (avvoltoio), in quanto la località medievale sorgeva originariamente su una rocca che veniva sorvolata da avvoltoi.
Geraci Siculo è caratterizzato da molte stradine strette e tortuose che giungono sino alle rovine del Castello dei Ventimiglia, situate su una massiccia roccia arenaria. Si trattava di una località a uso prettamente militare, con lo scopo di proteggere il luogo dagli attacchi nemici. Il nome del castello deriva dalla famiglia Ventimiglia: quando Enrico II di Ventimiglia, appartenente alla casata di Federico II, fu nominato nel 1258 conte di Geraci, rese il paese capitale delle Madonie, titolo che rimase intatto fino ai primi anni del XV secolo.
Tra le tante chiese che popolano il paese, troviamo la Chiesa madre di Santa Maria Maggiore, esempio di edificio in stile siculo-arabo romanico, nonostante all’interno presenti elementi barocchi. Rivolta alla piazza principale, la facciata esterna presenta un originale portale ogivale in pietra, mentre altri elementi come il rosone sono stati aggiunti successivamente. L’interno è costituito da tre navate, mentre ogni cappella laterale ha una differente decorazione a stucco. Tra le particolari opere presenti troviamo la statua della Madonna della Neve, una preziosa testimonianza in marmo bianco della scultura siciliana del ‘400; il reliquiario di San Vincenzo Martire, di fattura spagnola; infine troviamo la cappella del Purgatorio che presenta invece la più antica decorazione a stucco, risalente ai primi anni del ‘700.
La chiesa di Sant’Anna è invece considerata l’antica cappella dei Ventimiglia, ciò attestato da una lapide all’interno della cappella. L’altare presenta la tela che raffigura la Natività di Maria, attribuita a Giuseppe Salerno, soprannominato “lo zoppo di Ganci”.
La chiesa di Santo Stefano, ad oggi con la funzione di Auditorium, è caratterizzata da un campanile a conci policromi; anche qui troviamo un’opera di Giuseppe Salerno, che raffigura in otto riquadri la vita del santo.
All’interno della chiesa di San Giacomo, invece, è presente un raro esemplare di Crocifisso che risale al ‘300, legato alla corrente nordica del gotico in Sicilia.
Nel 2014 fu inaugurato il Salto del Ventimiglia, un affaccio panoramico nel centro storico costituito da una passerella in vetro che si allunga per tre metri dalla roccia, costruito nel punto in cui, secondo la storia, si gettò Francesco I Ventimiglia con il suo cavallo per sfuggire alle truppe nemiche.
Per vivere un’esperienza completa a Geraci Siculo, è consigliato visitare il comune in occasione di una delle diverse feste tradizionali del luogo. Tra le più importanti troviamo la festa in onore di Maria SS. Annunziata e la festa dei pastori; la prima celebra la liberazione dalla malattia del colera per grazia di Maria Annunziata; la seconda viene celebrata ogni sette anni ed è soprannominata “A carvaccata di Vistiamara”: in quest’occasione i pastori cavalcano per tutte le vie del paese fino alla chiesa Madre, mentre vengono intonati dei canti. Altra festa tipica è la “Giostra dei Ventimiglia”, caratterizzata da esibizioni di falchi in simulazione di caccia.
